La tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia. Alessandro De Gubernatis, Lastra a Signa (1894)

Strornelli amorosi 137/156 - Tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia


137 In Calciuaia c'Š una bella bionda, 1 giova,ntti vengono a vedella, t E dieon lutti: 1'Š una bella bimba. 1:;R Quanto mi piace l'erba sedanina, Quella che fa sulle porte d Roma, E nel fare all'amor sempre se n'impara. 1:39 Gira e gira e gira e gira dove vai? 11i tutto mi ragioni, e di sposarmi nlai. % late Tu se' bellina e fatta cci' pennelli, Tu gli occhi hai neri e il viso giallo gialln. 141 .a Roma, a Roma fabbrican le boccie: Voglion fare a l'amor queste vecchiacci---. L'amor Š fatto per le gioviuelle. 112 Poggio d Calcinaia dove sei? F la li-Ile ragazze dove l'hai? A trovar' una mi sgomenterei. 143 Quando passo da te, pili non oli fanno, Tutte le seggioline le risparmio. E per fare all'amor bn trovo' nler,ti,, l la Govanortino col cappello ros:.~,` E nu per chiesa lo portate in Inane. E della coglia fatene un po' meno. 4 145 Fior di prezzemolo; I giovanotti sulle mura ballano, E la m rina sona ad essi il cembalo. 146 In mezzo de lo mar c'Š un lovagliuolo; Tutti gli uccelli ci levano il volo, Ci se' rimato te Ilei nssiuoln. 147 In mezzo de lo mar c'Š un funicello; E torno. torno, un florellino giallo. Mi son messo a cantar aro un bargello. 148 Ho seminato un campo di lupini, E to enno l nati tutti a quatta; piani. Cosa voglion da me questi lecchini? l IN Giovanottino col cappello bianco, Ci avete un bucolin. vi passa il cenni, Lo ragazze vi stappano d'accamo. 15t) Giovanottino colla ,ciarpa d'erba. Sotto il mento un ci avete barba, Siete un giocanottn tutto .superbia. 151 Gi0VanOLtilr) cogli stivaletti. E tutte le parole un baratti. Giudizio non hai punto e non lo metti. 152 Giovanottrno colla pezzolina. Vai dicendo ch'io sono la tua dama, E ti convien di star ritto alle mura. 2- 153 Aghero foglio; s .,,. n:cr paura, non te lo pioli^. L'avanzo delle belle non lo v.rgho. Lr) Fagioli neri; Manrlanrelo a dir quando tu mori, T'accendo la candela a quattro lumi. 155 Se mi clranli civetta. ci ho piacer- A casa tua non ce la vengo a fare, I1 mio interesse non ti lo sapere. ISti Giovanottin col cappello di paglia, Con quattro soldi cc' fate la cnglia, Chi vi chiama lecchino non isbagla.



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