Lastrigiani ed ospiti illustri

Museo “Enrico Caruso” con rilevanza regionale,
titolo conferito dalla Regione Toscana


20 settembre 2013

La Regione Toscana gli conferisce il riconoscimento di “Museo di rilevanza regionale”.

Un premio all’impegno gestionale dell’Amministrazione comunale e alla professionalità organizzativa della struttura
Il Museo “Enrico Caruso” di villa Bellosguardo ha ottenuto il riconoscimento di “Museo di rilevanza regionale”.

Il riconoscimento, conferito dalla Regione Toscana in base a una legge del 2010, intende premiare la “rilevanza del patrimonio culturale posseduto” e lo “svolgimento di attività continuativa di notevole valore scientifico e culturale”.

La classificazione regionale segue inoltre i principi della “competenza professionale del personale preposto alla valorizzazione dei beni culturali e alla promozione e realizzazione di attività culturali” e la “promozione dell’innovazione tecnologica e organizzativa”.

Dunque, con il riconoscimento, si attesta che il museo offre precisi standard di qualità e può concorrere ad alcuni benefici regionali.
"La decisione ci riempie di soddisfazione, ma ci carica anche di ulteriori responsabilità" ha dichiarato il Sindaco Carlo Nannetti "la principale delle quali è ora quella di mantenere il livello raggiunto e di sviluppare le funzioni del museo".

"Gli “standard” non sono, infatti", gli fa eco l’Assessore alla Cultura Marco Capaccioli "una medaglia da mostrare, ma una mappa di buone pratiche da seguire.

Con questo atto, si riconosce che il museo, inaugurato poco più di un anno e mezzo fa, ha un’impostazione corretta sotto il profilo della sicurezza, della mancanza di barriere architettoniche, dell’accessibilità culturale, della fruizione della collezione.

Stabilisce inoltre che il museo svolge, in modo coerente con la propria missione, le funzioni di conservazione, educazione, ricerca e ascolto del pubblico".

Nel campo della conservazione, al Museo “Enrico Caruso”, dopo la catalogazione dei costumi di scena - con la scheda ministeriale Veac: tra i primi musei italiani a usarla – si procederà poi, in collaborazione con l’Università di Firenze, all’indicizzazione dell’epistolario di Enrico Caruso, in modo da rendere la documentazione fruibile agli studiosi e a tutti coloro che sono interessati a conoscerla.

Il Museo sta inoltre acquisendo, tramite donazioni, importanti fondi documentari sulla lirica.

Tra le altre attività legate al Museo, in campo educativo-formativo viene sviluppato anche un progetto di ludobiblioteca dedicata alla musica e alla lirica e particolarmente attenta ai ragazzi con handicap.

"Proprio grazie al riconoscimento regionale" ha concluso Capaccioli "concorreremo ora con questo progetto al bando della Regione Toscana per l’assegnazione di contributi ad hoc e verrà riproposto il Museo della fattoria, rafforzando il polo museale di villa Bellosguardo.

Un luogo che si propone sempre più come spazio di incontro, di visita, di ricerca e di sviluppo, atto a intercettare i flussi turistici, non solo locali".

Nannetti e Capaccioli hanno avuto parole di ringraziamento per tutti coloro che si sono impegnati per la riuscita del progetto, in particolare "il direttore Claudio Rosati che, con professionalità e competenza, sta lavorando per il raggiungimento di nuovi obiettivi".





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