La tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia. Alessandro De Gubernatis, Lastra a Signa (1894)

Filastrocche, esercizi di memoria e scioglilingua 4/13 - Tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia


E mi fece un fracasso Come se fossi stato un ladro, E di costi presi uno squadro E andetti al poggio a Gamberai. A tendere alle cornacchie Non credete che le siin 1 chiacchiere. PerchŠ riscontrai il piovano e la piovana E mi dettero il permesso per una settimana: E andetti gi— per il pian di Rubiana. E trovai la civetta e l'allocco, E gli stimai che non avessin cervello. E girai tutto Mugello, In cerca di cornacchie. E trovai un irate ue:n macchie E lo volean bastonare. E disse: ora icchŠ s'ha fare? Egli era un frate della Doccia. E gli aveva posta la chioccia Nella stanza del fieno, E s'acchiuse un tempo nero. Gli avevan paura non infreld,l.si. E messe quaranta contadini a fare il pollaio: Ci messeno otto mesi Fra le spese e ogni cosa. E poi i frati della Doccia s'apposero a merenda E dissero: Chi ne vuol ne v¡enga, Ell'Š paniccia, . avean carica una wiccia. E la vendeano a pese: Ora si ch'io ho inteso Siccome il campanil di piazza. Quando gli era ragazza, E fece tre flgliuoli ':q un campo di fagiuoli, aini per siano.



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