Piazza di Peretola, immagine d'epoca
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Diari lastrigiani

1896,la lotta delle trecciaiole,24 maggio:Lo sciopero dilaga lontano da Firenze



(17 giugno 2016 - 26 agosto 2016)

Fieramosca 24 Maggio 1896 Brozzi (22 notte) 


La situazione a Campi, Brozzi e Sesto
Nei suddetti comuni è rimasto tutto invariato.
A Sesto non si accenna a smettere di scioperare.
Nel Comune di Brozzi le trecciaiole non hanno intenzione di metter fine all’agitazione, tanto che ora alcune donne cercano di impedire ad altre di far treccia.
San Casciano (23 mattina)
Anche qui circa 100 trecciaiole hanno fatto sciopero.
In segno di protesta fanno la calza e il “crochet ”.
Lo sciopero aumenterà perché gruppi di dimostranti girano per il paese e tentano di far cessare il lavoro dei cappelli a chi ora si è rimessa a lavorare.
A talune, in disaccordo con le scioperanti, strappano e abbruciano le trecce.
Mentre arrivo, le scioperanti stanno aspettando le colleghe di Scandicci che trovansi alla Romola, frazione di questo comune, avendo queste mandato a dire di stare per arrivare.
Dalla stazione di Tavarnelle sono giunti vari Carabinieri.
La fabbrica Bandini è chiusa.

Carmignano (23 Mattina)
Il paese è abbastanza calmo.
La Marchesa Niccolini fece donare alle dimostranti povere 10 libbre di pane ciascuna.
A sera giunse in paese l’on. Deputato Ippolito Niccolini salutato dalla folla con applausi.

Limite sull’Arno (23 Mattina)
Anche in questo comune circa 200 donne si sono messe in sciopero.
Si sono verificati i soliti fatti: trecce bruciate e dimostrazioni con urla e grida accompagnate dal solito “refrain ”, “Pane e lavoro”.
Intervento della Forza pubblica.

I fatti di stamani a San Jacopino
– Il cav. Comm. Cammarota e il delegato Frosali La circolazione del tram riattivata -
Disordini al Ponte alle Mosse.
Stamani un gruppo di donne si è recato a San Jacopino per far chiudere le fabbriche di paglia e cappelli dei Sig . Ballerini e Ke ssler.
I proprietari, temendo il peggio,fecero uscire dai laboratori le operaie che stavano lavorando.
Nel frattempo giunsero il cav. Cammarota e il Delgato Frosal i con agenti e Carabinieri per persuadere le scioperanti a sciogliersi.
Tutti i servizi del tram sono stati riattivati, per ora non si hanno notizie di disordini sulla linea.
Stamani alle 9 circa 100 dimostranti tentarono di entrare in Firenze.
Accorso il cav. Cammarota con vari agenti, riuscì a sciogliere l’adunanza e fece accompagnare a casa le scioperanti visto che erano quasi tutte del Pignone.
Si teme che al tocco (ore 13) si possano ripetere i disordini a San Jacopino.

TRIBUNALI FIORENTINI
Il primo processo per i fatti delle Trecciaiole Stamani davanti al Tribunale penale si è discussa la causa contro Vincenzo Cappelli, di anni 55, accusato di aver eccitato le trecciaiole allo sciopero con violenza e minacce.
Il P.M. avv. Campus e Campus dopo la sua requisitoria, domandava che il Tribunale condannasse il Cappelli alla pena detentiva di mesi 3.
Sorgeva dunque a parlare l’egregio avv. Rosati in difesa del Cappelli.
Il tribunale, accogliendo le conclusioni dell’avv. Difensore, mandava assolto l’accusato per inesistenza del reato.

Brozzi 23 Maggio (giorno)
L’agitazione non cessa
– Le sobillatrici
– Un’adunanza di fattorini
– Il servizio del tram – Due arresti a Campi
– Le Cooperative.

 Visto che l’agitazione non tende a diminuire, abbiamo interrogato alcune di loro.
Mi hanno fatto capire che non sono per niente contente degli accordi presi dai negozianti alla Camera di Commercio.
Si noti, però, che molte di loro sarebbero favorevoli a riprendere il lavoro, ma ne sono state impedite dalle altre che con energia si sono imposte.
Il Delegato Soldaini, celermente intervenuto, redarguì severamente e minacciò di arresto una ventina di donne che avevano minacciato la compagna che faceva la treccia.
All’Autorità di P.S. risulta che la continuazione dell’agitazione si deve in massima parte alle donne che vanno di casa in casa a far propaganda e sobillano quelle che vorrebbero un po’ di calma.
Frattanto il Sindaco Cecchi e il Segretario Sestini in questi giorni hanno dato ottima prova di sé.
In seguito alla proposta dell’assessore Staggi, è stata convocata un’adunanza per oggi con tutti i fattorini del Comune di Brozzi, per persuaderli a distribuire lunedì prossimo la paglia alle donne.
Così si ricomincerà a lavorare.
Stamani fu riattivato il servizio del tram senza alcun incidente;
a Peretola, Brozzi, San Piero, Campi e San Donnino tutto calmo al passaggio dei vagoni.
Nei dintorni di San Donnino perlustrano il paese i Cavalieri di stanza.
Le donne stanno sedute all’esterno delle loro case facendo la calza e il crochet; nessuna, dico nessuna, sta lavorando la paglia.
Invece a S. Angiolo, Colli Alti e al Poggio a Caiano la lavorazione – che non è mai stata sospesa –  è attivissima.
Lungo lo stradale si vedono torme di poveracci.
Oltre a due vecchie ho visto delle giovinette andar elemosinando.
E’ uno spettacolo che fa veramente pietà.
Siamo di fronte ad una Miseria spaventevole.
Questa mattina la truppa si è recata a Campi e nel suo vicinato.
Dal Delegato Talin si fanno indagini per scoprire ed arrestare coloro che presero parte ai gravi tumulti di San Piero a Ponti.
Infatti è assodato che in quella frazione, ad eccitare la popolazione, si recarono giovedì diversi individui di Campi Bisenzio.
Nelle loro abitazioni furono tratti in arresto: il tappezziere Umberto Landi e il sarto Luigi Venanzi che risulterebbero compromessi nei tumulti.
Vennero condotti alla stazione di Calenzano, da dove partirono alla volta di Firenze.
Sono ancora qua il Tenente Colonnello Lenzi dei Carabinieri ed il tenente Giannuzzi.
In tutte le popolazioni si nota un vivo risveglio per l’imminente costituzione della Cooperativa delle trecciaiole.
Esse vogliono unirsi in Cooperativa per liberarsi di inutili intermediari che impediscono ai negozianti di concedere migliori condizioni alle operaie.
A Brozzi e Peretola le donne non fanno altro che parlare di Cooperativa ed in essa rimettono tute le loro speranze.

A cura di:Renzo Bernardi



Piazza di Peretola, immagine d'epoca
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