Notizia del 04/12/2010 - Nicola Gratteri a "Il sapore della legalitĂ "


Il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria e il Presidente della Provincia di Firenze sono intervenuti oggi all?incontro pubblico che ha aperto Antichi Sapori di Toscana Nicola Gratteri a "Il sapore della legalit?" La XVII edizione di Antichi Sapori di Toscana, organizzata dal Comune di Lastra a Signa con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Firenze e APT, si ? aperta oggi con l?incontro ?Il sapore della legalit?, incentrato sulla testimonianza che il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria Nicola Gratteri, intervistato da Daniella Morozzi, ha portato rivolgendosi in particolar modo ai giovani della Scuola media. Insieme al Sindaco Carlo Nannetti e all?Assessore a Marketing territoriale Marco Capaccioli, sono intervenuti il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci; Vinicio Biagi, per l?Assessorato alle politiche sociali della Regione Toscana; Giulio Bogani, di Libera-Firenze; Francesca Chiavacci, Presidente di ARCI-Firenze; Pasquale Veltro, volontario del progetto ?LiberARCI dalle spine?. Nel loro saluto, sia il Sindaco Carlo Nannetti che l?Assessore Capaccioli, hanno posto l?accento sulla -dedizione e voglia di partecipare, senza secondi fini, del volontariato lastrigiano, grazie a cui ?Antichi sapori? pu? essere organizzata-. Anzi, ha detto Nannetti -? proprio in presenza della crisi attuale, di fronte a cui l?Ente locale dispone di risorse limitatissime, che occorre valorizzare il volontariato, non solamente per mantenere vive e portare nel futuro le nostre tradizioni-. Il tema della legalit?, ha dichiarato il Sindaco -? fondamentale per ognuno di noi e, in particolare, per i ragazzi, cui si propinano continuamente modelli che non incoraggiano i valori della solidariet?, dello stare insieme, del rispetto delle regole di una comunit?-. Il Presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, nel ringraziare-tutti coloro che hanno dato e stanno dando il meglio di s? nella lotta alla criminalit? organizzata- ha citato le cifre impressionanti del -potere economico e finanziario della illegalit?-. Francesca Chiavacci ha ricordato come si debba essere coscienti del fatto che -la mafia non riguarda solo una parte del Paese, come si vuol farci credere: in questo senso, diventa ?rivoluzionario? pensare con la propria testa. Ed ? doveroso stare dalla parte di chi dedica la propria vita alla lotta contro le mafie-. Su questa linea, Pasquale Veltro e Giulio Bogani hanno testimoniato dell?importanza di portare la propria solidariet? nelle terre confiscate alla mafia: in tal modo -non si aiuta solo, materialmente, nel lavoro agricolo, ma si sostiene da vicino la volont? di ribellione alla mafia che cova nella popolazione di quelle terre. Vogliamo prenderci delle responsabilit? a profitto degli altri: vogliamo lottare contro la mafia, che ci vuol togliere questa possibilit?-. Vinicio Biagi, illustrando il nuovo ?Progetto legalit? della Regione Toscana, ha sottolineato come -quando ci occupiamo di legalit? e democrazia, non ci occupiamo di cose lontane, ma di cose che ci riguardano molto da vicino-. Infine, il Procuratore Nicola Gratteri, sostenendo come si debba instillare -nelle teste delle giovanissime generazioni il tarlo del dubbio-, ha dichiarato che ? preferibile -perdere pezzi di consenso, piuttosto che distorcere la realt? dei fatti-, specialmente quando si tratta di lotta alle mafie. -La forza della mafia- ha detto -si misura in base al grado di vivibilit? della popolazione. Finch? non vedr?, alla porta del mio ufficio, la fila dei commercianti che denunciano chi li obbliga a pagare la mazzetta, non posso parlare di sconfitta della mafia-. Rispondendo ad alcune domande dei ragazzi della Scuola media, Gratteri ha affermato che -la lotta alla mafia non si fa n? con leggi tampone, n? con la politica dell?emergenza, perch? le mafie non sono un?emergenza temporanea-. Per parlare efficacemente ai giovani di lotta alla mafia, ha detto -? inutile parlare di morale e di etica: bisogna parlare in termini di ?convenienza a delinquere?. In una societ? consumistica come l?attuale e in terre in cui oggi la disoccupazione supera il 25%, devo domandare ai ragazzi se i soldi che un giovane picciotto guadagna servendo la mafia, valgano i 20 0 30 anni di carcere- che, di sicuro, prima o poi, lo attendono.(fp)
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