La tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia. Alessandro De Gubernatis, Lastra a Signa (1894)

Superstizioni relative all'amore e al matrimonio - Tradizioni popolari di Santo Stefano a Calcinaia


Quando una donna di liberi costumi desidera che suo marito non sia in grado di conoscere la sua vita libertina, fa la preghiera seguente:

Madonna benedetta del Castagno
Fate che mio marito gli accechi
E non possa vedere il mio guadagno,
Madonna benedetta del Castagno.
 
Le ragazze che desiderano prendere marito, la sera della vigilia di San Giovanni prendono un poco di piombo e lo struggono sopra una paletta infuocata e poi lo buttano nell'acqua fredda:
dal vario modo con cui si dispone, la ragazza potrà conoscere quale mestiere farà il suo futuro sposo.

Così talvolta si forma una specie di lancia, il che significa che il marito sarà soldato, o una mestola, allora muratore, o un martello e allora sarà fabbro.

Se poi il piombo non prende nessuna forma, il marito sarà un fannullone.

Altre ragazze invece praticano il mezzo seguente.

Sempre la vigilia dì San Giovanni, le ragazze si provvedono di un baccello con cinque fave e ne pigliano tre:
una di queste la sbucciano del tutto, la seconda mezza e la terza non la toccano in modo alcuno.

Queste tre fave vengono involtate in tre pezzi di carta separati.

Quando alla sera la ragazza va a dormire mette queste tre fave sotto il capezzale dal suo letto.

La mattina. quando si sveglia, prende a caso una di queste fave e la getta in mezzo alla camera, quando si alza dal letto, la raccoglie :
se è la fava non sbucciata farà un bellissimo matrimonio;
se quella mezza non sarà né ricca, nè povera;
se infine, quella sbucciata, avrà da soffrire la miseria.

Per ultimo. c'è un terzo mezzo, forse più usitato dalle ragazze di Calcinaia.

Se la ragazza che desidera sapere chi sarà il sue sposo, reciterà per tre sabati di seguito, prima di andare a letto, la preghiera che io qui riporto, vedrà apparire in sogno ai piedi dei suo letto tre giovani:
quello che si trova in mezzo sarà quelle destinato.     

Sant'Agostino dell'abito
Fatemi sapere
La sposo ch'ho avere;
Fatemelo apparire a pie' di' letto
Ch'io non abbia paura nè sospetto.




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