Notizia del 04/08/2012 - 68° della Liberazione di Lastra a Signa


L?anniversario celebrato in Consiglio comunale. Interventi di Carlo Nannetti, Alberto Cristianini e Daniele Sterrantino. Alla vigilia il Sindaco è intervenuto alla rievocazione organizzata dall?ANPI 68° della Liberazione di Lastra a Signa Il Consiglio comunale si è riunito stamani in seduta straordinaria aperta in occasione del 68° anniversario della Liberazione di Lastra a Signa, il 4 agosto del ?44. Sono intervenuti il Sindaco Carlo Nannetti, il Sindaco di Signa Alberto Cristianini (come ormai tradizione, i due Comuni celebrano da anni congiuntamente l?evento: Signa fu infatti liberata a un mese esatto di distanza, il 4 settembre) e Daniele Sterrantino, della sez. ANPI ?Bruno Terzani? di Lastra a Signa. La Provincia di Firenze era presente con il Consigliere Leonardo Brunetti e il gonfalone. In sala anche rappresentanti dell?Ass. Combattenti e Reduci. Il Sindaco di Signa Alberto Cristianini, ha posto l?accento sulla necessità di -rinnovare la tensione ideale degli anni della lotta al fascismo e al nazismo, insieme all?impegno, da parte anche delle Amministrazioni pubbliche, di continuare a tenere viva, nelle giovani generazioni, la memoria quei momenti e quei valori-. Daniele Sterrantino, evidenziando il -legame che unisce lotta di Liberazione e Costituzione-, ha rimarcato alcuni punti cardine della Carta, che -disegnavano un futuro bellissimo, come quello sognato dai combattenti della Resistenza. Purtroppo- ha detto - la realtà odierna non è così rosea e quei cardini vengono disattesi. A partire dal divieto di ricostituzione del partito fascista, al diritto al lavoro e all?istruzione pubblica, alla difesa della famiglia, all?equità nelle capacità contributive. Non è, quello di oggi- ha detto Sterrantino -il Paese che si voleva costruire a partire dalla lotta di Liberazione. La sovranità sembra non appartenere più al popolo, ma ai mercati finanziari-. Il Sindaco Carlo Nannetti ha reso onore al -sacrificio di tutti coloro che, combattendo armi in pugno contro il fascismo, lottarono per il bene collettivo. Ma, più che la padronanza delle armi e delle tattiche di guerra partigiana, il fattore decisivo nella lotta di liberazione fu la risolutezza di quei giovani. E da cosa veniva tale determinazione? Veniva dalla coscienza di lottare per un futuro di giustizia sociale, per degli ideali che si riteneva dovessero stare alla base di un mondo più giusto. Coloro che lottavano contro la dittatura, pur nelle differenti visioni politiche, erano animati da ideologie in cui credevano. C?è un legame- si è chiesto Nannetti -tra Resistenza e partecipazione? Io ritengo di sì e credo che, anche oggi, la partecipazione, il senso collettivo di appartenenza, possano costituire una via sicura per uscire dalla decadenza politica e sociale. I valori che animarono la Resistenza- ha detto il Sindaco -erano sorretti da una tensione morale di cui si sente la mancanza oggi. Anche per questo, c?è ora bisogno del recupero di un senso civico e di comunità, di un impegno dei partiti nel campo del lavoro, delle questioni sociali, che riporti fiducia nelle Istituzioni. I partiti- ha detto Nannetti -non devono chiudersi nei palazzi, ma lavorare in mezzo alla gente-. Dopo il Consiglio comunale, il corteo con i gonfaloni ha deposto corone di fiori ai monumenti ai caduti. Successivamente, a Ponte a Signa, rievocazione del minamento del ponte sull?Arno. Alla vigilia, il Sindaco Carlo Nannetti era intervenuto a ?Il giorno prima. I partigiani, la Costituzione e l?Italia da fare?, organizzata dalla sez. ?Bruno Terzani? dell? ANPI, con l?intervento del Presidente Marco Bitossi e del portavoce del Comitato fiorentino per la difesa della Costituzione Marcella Bresci. Con una cronistoria dal 3 agosto del ?44 fino all?Assemblea Costituente e intervallati da interventi musicali di Matteo Gorini, erano stati letti e commentati alcuni articoli portanti della Costituzione, tra cui l?art. XII delle norme transitorie sul divieto di ricostituzione del partito fascista, gli articoli riguardanti il diritto al lavoro, all?istruzione, all?eguaglianza, alla redistribuzione della ricchezza.
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