Notizia del 22/03/2011 - Il parco fluviale al Comune


Publiacqua cede l'area in comodato d'uso gratuito per 5 anni. Alla scadenza il contratto si intender? rinnovato di altri 4 anni. La durata massima ? fissata al dicembre 2021 Rispondendo positivamente alla richiesta del Comune di Lastra a Signa, Publiacqua cede al Comune, in comodato d'uso gratuito, l'area del parco fluviale. Unico impegno, il mantenimento della sua destinazione a parco aperto al pubblico. Una condizione, questa su cui si basa la richiesta stessa del Comune che intende, con il comodato, essere in grado di destinare l'area a un miglior godimento da parte dei cittadini. La durata del comodato ? di 5 anni e si intender? rinnovato di altri 4 anni, salvo il diritto di recesso di entrambe le parti, da comunicarsi almeno 12 mesi prima della scadenza. La durata massima del contratto ? comunque fissata al dicembre 2021. Il Comune di Lastra a Signa provveder? alla manutenzione dell'area e degli immobili e, per quanto riguarda questi ultimi, li potr? utilizzare apportando anche le modifiche necessarie a una loro migliore fruizione, potendone inoltre concedere la gestione a terzi e provvedere alla recinzione delle aree di pertinenza degli stessi. Il Sindaco Carlo Nannetti si ? detto -soddisfatto dell?accordo, che costituisce un punto fermo importante e consente al Comune di Lastra a Signa di meglio attrezzarsi per una gestione dell?area in linea con la sua maggiore fruizione da parte della cittadinanza-. Publiacqua ? proprietaria dell?area del parco fluviale e dell?adiacente depuratore di San Colombano, nella cui gestione ? subentrata nel 2002 al Comune di Firenze. La superficie totale del parco fluviale, su cui crescono oltre 15mila piante, supera i 120 ha ? quella ceduta in comodato ? di poco meno di 94 ha ? ed ? percorsa da circa 5,5 km di pista ciclabile e da 2,5 km di ippovia. Nella parte centrale, in un?area di circa 13 ha, il parco ? arricchito da un anfiteatro naturale per spettacoli all'aperto, una zona pic-nic e barbecue e un?area protetta che ospita alcune specie di fauna anfibia. Come a suo tempo evidenziato, il tentativo sotteso agli interventi di recupero ambientale dell'area protetta dell'Arno, paralleli alla realizzazione dell'impianto di depurazione di San Colombano, era quello di ricostituire ?un unico sistema, restituirlo alla cittadinanza perch? potesse usarlo e goderne le bellezze?. Il parco fluviale, insomma, accanto a un'opera di forte impatto quale il depuratore, aveva come obiettivo fondante quello della ricostituzione di un ambiente naturale, agricolo-fluviale, fruibile dalla popolazione, insieme alla creazione di un ulteriore segmento all'interno del sistema provinciale di parchi in prossimit? dell'Arno.(fp)
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