Notizia del 10/03/2011 - Iniziative di socializzazione al Centro sociale


Importanza delle ?relazioni partecipative? per l?integrazione con la comunit?. L?autonomia individuale quale momento di conservazione delle ?abilit? residue dell?anziano? e prevenzione della non-autosufficienza Secondo un?indagine condotta tra gli oltre 70 residenti del Centro sociale, circa il gradimento delle attivit? ? intrattenimento, socializzazione, cultura ? programmate nel corso dell?anno, coloro che hanno risposto al breve questionario hanno dato la preferenza a gite, cene sociali, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche. A fianco di queste, altre iniziative registrano un livello di gradimento di poco inferiore, pur mantenendo una significativa importanza per i residenti, in quanto coinvolgono, insieme ad essi, cittadini esterni: corsi di cucito e di cucina, incontri culturali su temi diversi, serate di ballo. Non a caso le iniziative presuppongono la partecipazione di cittadini esterni: l?Amministrazione comunale, da sempre, a partire dall?inaugurazione, nel 1979, attribuisce enorme importanza all?apertura del Centro sociale verso l?esterno. La concezione stessa della struttura definisce la linea d?azione lungo cui si muove l?Assessorato alla Sicurezza sociale: difesa e valorizzazione del Centro, quale patrimonio della comunit?, caratterizzato da parole chiave quali libert?, prevenzione, solidariet?; solidariet? tra anziani residenti e tra loro e la comunit? esterna. Su questa linea, nel tempo, conferme della validit? organizzativa del Centro sono venute da pi? settori scientifici e in occasioni diverse, anche a livello internazionale: non ultima, il convegno organizzato nel 2008 per il trentennale del Centro. In quella sede, studiosi e operatori hanno richiamato l?attenzione sul mantenimento dell?autonomia dell?anziano al Centro, unita a un continuo contatto familiare e ad attive ?relazioni partecipative?, in cui l?autonomia individuale ? vista quale momento di conservazione delle ?abilit? residue dell?anziano? e come prevenzione della non-autosufficienza. La collocazione stessa del Centro, in una zona ricca di verde e contiguo a vari servizi pubblici, risponde a una fondamentale richiesta sociale nei confronti degli anziani. Aver concentrato molti servizi nell?edificio del Centro sociale (self-service, biblioteca comunale, palestra, uffici decentrati del Comune e della Direzione didattica, sezioni della scuola materna, sedi di associazioni) ha significato identificare l'anziano quale soggetto di riferimento in una struttura non ai margini della comunit?, ma al centro di essa. E proprio a partire dall?importanza di quelle ?relazioni partecipative?, ogni anno, l?Assessorato alla Sicurezza sociale, in collaborazione con LastrAnziani, Consulta del volontariato e Associazionismo locale, mette a punto un calendario di iniziative che, al Centro, coinvolgono anziani e non, per recuperare, come afferma l?Assessore Angela Bagni -l?importanza sociale dello stare insieme, per una sempre pi? attiva integrazione con la comunit?-. Difficile sopravvalutare, dunque, l?apporto di solidariet? e reciprocit? recato da un ?terzo settore? cos? diffuso sul territorio: un autentico capitale sociale solidale che collabora strettamente con l?Amministrazione comunale anche sulle iniziative del Centro sociale. Un apporto pi? volte apprezzato dalle operatrici e dall?assistente sociale, che seguono quotidianamente gli anziani del Centro e secondo cui -molti dei residenti coinvolti nelle attivit? di socializzazione si sentono parte integrante della comunit?; di fatto, il successo di molte iniziative ? dovuto principalmente al loro intervento-. Anche se, si ribadisce, -vivere al Centro non vuol dire "dover? partecipare; ogni residente sceglie come scandire il proprio ritmo quotidiano: anche standosene in disparte-, senza che ci? venga visto come emarginazione. In definitiva, come sottolinea Angela Bagni -l'aggregazione non costituisce un vincolo per nessuno. L'ultimo degli obblighi che a qualcuno potrebbe venire in mente di imporre ai residenti, ? quello di condurre una vita in comune. La struttura deve stimolare, non soffocare, l'indipendenza di ognuno; essa non pu? darci tutto, ma deve poter costruire una serie di opportunit? che ognuno ? libero di scegliere-. Concetti, questi, ribaditi anche nel corso della recente visita al Centro sociale di una nutrita delegazione del sindacato SPI-CGIL nazionale e durante la quale l?Assessore allo Stato sociale Angela Bagni, operatori e assistente sociale del Centro, il prof. Gavino Maciocco - che coordina il progetto del Centro Studi sulla realt? del Centro sociale - hanno illustrato concezione, funzionamento, aspetti peculiari della struttura lastrigiana. All?incontro erano presenti anche rappresentanti di quel ?terzo settore?, delle Associazioni locali (riunite in LastrAnziani) che maggiormente collaborano alle iniziative del Centro sociale.(fp)
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